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Procreazione Medicalmente Assistita: ecco come funziona

Procreazione Medicalmente Assistita: ecco come funziona

Una panoramica completa sull’iter della Procreazione Medicalmente Assistita al quale si sottopongono donne e uomini che vogliono diventare genitori.

Solo in Italia, ogni anno, 2 coppie su 10 scoprono di avere problemi d’infertilità. A circa due anni dal matrimonio il 15-20% delle coppie scopre di avere problemi di sterilità o di ridotta fertilità, e oltre la metà si rivolge ad un centro di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) per affrontare il problema.

Il percorso della PMA: diagnosi

E’ l’insieme di tutti quei trattamenti per la fertilità nei quali i gameti, sia femminili (ovociti) che maschili (spermatozoi), vengono trattati al fine di determinare il processo riproduttivo.

Se dopo anni di tentativi non si riesce ad avere un figlio, il primo passo per la coppia è raccogliere la storia clinica di lui e di lei per individuare le cause di un’alterazione della fertilità che possono essere dovute a: tumori e altre malattie, fattori ambientali, stile di vita e abuso di alcol, tabacco e altre droghe, vita sessuale e precedenti tentativi di Pma.

Dopo un’accurata valutazione dell’anamnesi, degli esami diagnostici effettuati in precedenza e di eventuali trattamenti pregressi di Pma, vengono prescritti, nel caso sia indicato, esami ematochimici e strumentali per completare l’iter diagnostico. Viene inoltre effettuata una ecografia pelvica per valutare l’utero, gli annessi e la riserva ovarica della paziente.

Analisi e valutazione

La coppia si sottopone a una serie di analisi di base, tra cui degli esami ormonali che aiutino a valutare i livelli degli ormoni sessuali presenti nel sangue, ecografie, tamponi vaginali, pap-test (per la donna) e spermiogramma e spermiocultura (per l’uomo). Se questi esami non fossero sufficienti a stabilire le cause dell’infertilità, il medico prescrive indagini più approfondite, come isterosalpingografia, ecoisterosonografia e isteroscopia nella donna (per valutare lo stato di salute di utero e tube) e test di vitalità e di frammentazione del Dna degli spermatozoi per l’uomo.

Quando ricorrere alla PMA

A seconda dell’esito delle analisi, i medici decidono se l’infertilità deve essere trattata o meno con la Pma. In molti casi infatti basta cambiare il proprio stile di vita o ricorrere a farmaci e cure specifiche. Ad esempio, se nella donna è presente una scarsa ovulazione a causa di uno squilibrio ormonale connesso al peso, in molti casi basta tornare al peso forma o intervenire con terapie farmacologiche di stimolazione ovarica. Per problemi anatomici, come nel casi di criptorchidismo e varicocele nell’uomo, è possibile ricorrere a soluzioni chirurgiche. È invece necessario ricorrere alla Pma quando il concepimento spontaneo è estremamente remoto o impossibile e gli interventi farmacologici o chirurgici sono inadeguati. È a questo punto necessario individuare la tecnica più idonea per la coppia e il caso specifico.

Procreazione Medicalmente Assistita: ecco come funziona

Le Tecniche

Le tecniche di PMA sono suddivise in 3 livelli in base al grado d’invasività. Rientrano nel primo livello le procedure meno complesse, tra cui l’inseminazione intrauterina semplice (la cosiddetta intra uterine insemination o IUA). Questa tecnica prevede l’inserimento del liquido seminale nella cavità uterina parallelamente al monitoraggio dell’ovulazione della donna per favorire l’incontro spontaneo nel corpo femminile dei due gameti. Si può effettuare su ciclo spontaneo o con la stimolazione farmacologica dell’ovulazione.

Le tecniche di secondo e terzo livello, più complesse ed invasive, si differenziano tra loro per le modalità di fecondazione. Una delle più comuni è la Fivet (fecondazione in vitro con trasferimento di embrioni). Questa tecnica prevede una serie di tappe: stimolazione ormonale per indurre la crescita multipla dei follicoli seguita dal prelievo degli ovociti, la loro fecondazione extracorporea “in vitro” con gli spermatozoi del partner e il successivo trasferimento degli embrioni all’interno dell’utero materno. Le percentuali FIVET di successo raggiungono in media il 32% per ciclo ma variano secondo le cause, la durata della sterilità, l’età della paziente, i valori del liquido seminale e il tipo di stimolazione effettuata.

Se la Fivet non ha avuto successo, soprattutto nelle situazioni di dispermia, in cui gli spermatozoi sono pochi o poco mobili, conviene ricorrere alla Icsi (iniezione introcitoplasmatica dello spermatozoo). Lo spermio viene direttamente iniettato all’interno dell’ovocita, tramite un apparecchio detto micromanipolatore. Una pipetta aspirante tiene fermo l’ovocita , che è stato privato delle cellule che lo circondano, mentre un microscopico ago cavo inietta all’interno dell’ovocita un unico spermatozoo. La Icsi è una delle tecniche più diffuse, perché ha ottime percentuali di successo anche in casi di infertilità maschile grave.

Procreazione Medicalmente Assistita: ecco come funziona

 

 Accertamento della gravidanza

Dopo 12 giorni dal trasferimento dell’embrione in utero l’esito del trattamento viene in un primo momento verificato tramite dosaggio ormonale, per accertarsi dell’inizio della gravidanza. Se il test è positivo, dopo 6-7 settimane è prevista la prima ecografia: se non si manifestano complicazioni,  il percorso di Pma può dirsi concluso con successo.

 A chi rivolgersi e dove farla

Stando ai dati del Registro Nazionale Pma dell’Istituto Superiore di Sanità, in Italia sono presenti 359 centri di Pma distribuiti su tutto il territorio nazionale.

Per prima cosa è importante accertarsi che il centro risulti registrato nel database dell’Istituto Superiore di Sanità; anche il passaparola delle coppie che hanno già intrapreso un percorso di Pma risulta utile e veritiero. Non bisogna fermarsi al consiglio del proprio medico, ma prendere in considerazione altre possibilità: alcuni centri lavorano soltanto ed esclusivamente sull’invio da parte di altri medici, e non sempre offrono i migliori trattamenti. Verificare che il primo colloquio venga effettuato dal responsabile del centro che illustri i vari percorsi con supporti visivi o cartacei; chiedere le percentuali di successo dei trattamenti e controllare che non siano troppo diversi da quelli standard.

La lista completa dei centri di Pma è disponibile sul sito dell’Iss.

I contenuti presenti su questo articolo hanno carattere informativo e non si sostituiscono in nessun modo a valutazioni di medici, dietisti o nutrizionisti specializzati o a terapie in atto. Ricordate sempre prima di assumere medicinali o prodotti di consultare un medico e di leggere sempre il foglio illustrativo. Nel rispetto del Codice di Condotta prescritto dal D.L. 70 del 9/4/2003, le informazioni inserite in questo articolo devono considerarsi di tipo culturale ed informativo.

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