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Bartolinite: sintomi, cause e cura

Bartolinite: sintomi, cause e cura

Se hai i genitali gonfi e fare sesso è diventato un problema, allora potresti soffrire di bartolinite, l’infiammazione di una o di entrambe le ghiandole di Bartolini, situate all’interno delle grandi labbra, che aiutano alla normale lubrificazione della vulva, soprattutto durante il rapporto sessuale.

Può capitare che l’apertura di queste ghiandole si ostruisca provocando un accumulo del fluido nella ghiandola. Il risultato è un gonfiore relativamente indolore chiamato cisti di Bartolino (o bartolinite)La cisti di Bartolini è molto comune, soprattutto tra le più giovani. Il suo trattamento dipende dalle dimensioni, se è dolorosa o infetta. A volte, anche l’uso di indumenti troppo stretti, come jeans o leggins causano sfregamento, che unito a troppa attività fisica in bicicletta o in cyclette, rientrano fra le cause scatenanti. Il suo trattamento dipende dalle dimensioni, e dal grado di infezione. In alcuni casi un rimedio casalingo e piccoli accorgimenti sono sufficienti, in altri casi è necessario un drenaggio chirurgico della cisti. Nel caso di un’infezione possono essere usati gli antibiotici. In situazioni più gravi si è necessario un drenaggio chirurgico della cisti. 

Bartolinite: sintomi

Se la cisti è di piccole dimensioni e non presenta infezioni, possiamo anche non accorgercene. Ma se cresce si può sentire un nodulo o una massa vicino all’apertura della vulva. Dopo pochi giorni, ecco presentarsi l’infezione. Se la cisti si infetta può presentare:

  • un bozzo doloroso e morbido;
  • disagio quando si cammina o si sta seduti;
  • dolore durante i rapporti;
  • febbre

Contattate subito il vostro medico di famiglia se presentate una protuberanza vicino all’apertura della vagina, che nonostante i rimedi casalinghi, come un bidet caldo o un bagno caldo nella vasca, non arriva a passare. Prendete un appuntamento con il medico anche se avete una protuberanza e avete più di 40 anni. In casi molto remoti, tale protuberanza può essere sintomo di qualcosa di più serio, come il cancro (carcinoma primitivo della ghiandola di Bartolino)

Bartolinite: cause

Secondo gli esperti la causa della cisti di Bartolino è un accumulo di fluido. Tale fluido può accumularsi quando l’apertura della ghiandola (dotto) è ostruita, forse a causa di infezioni o lesioni. La cisti di Bartolino può infettarsi, formando un ascesso.

Un certo numero di batteri può causare l’infezione tra cui Escherichia coli (E.coli) e batteri che causano infezioni a trasmissione sessuale come gonorrea o clamidia. Una cisti di Bartolino o un ascesso possono ripresentarsi e richiedere un trattamento.

Il medico potrà porvi domande sulla vostra storia clinica o sulle malattie che avete avuto in precedenza, vi consiglierà sicuramente di eseguire un esame pelvico. Per verificare la presenza di infezioni potrà chiedervi un campione di secrezioni vaginali o della cervice. Se avete più di 40 anni o se siete in post menopausa vi raccomanderà di effettuare una biopsia, per verificare la presenza di cellule cancerose.

Bartolinite: cure e rimedi

Il più delle volte la cisti di Bartolino non richiede alcun trattamento, soprattutto se la cisti è asintomatica. Il trattamento, quando necessario, dipende dal volume della cisti, dall’irritazione e infezione e dal dolore, quanto disagio provoca.

Soluzioni di trattamento:

  • Un bidet o bagno caldo: riempite la vasca da bagno quanto basta per coprire la vagina e il sedere con l’acqua. Ripeti il trattamento almeno 3-4 volte al giorno. Lo scopo del lavaggio  è quello di mantenere la zona pulita, ridurre il dolore e/o il disagio, oltre ad aumentare le probabilità che la cisti spurghi spontaneamente.
  • Un drenaggio chirurgico. Il modo più efficace per sbarazzarsi della cisti di Bartolini è una procedura che elimina il contenuto liquido; recati dal ginecologo che provvede a organizzare l’intervento.
  • Antibiotici. Se la cisti di Bartolini è infetta, il ginecologo prescrive un ciclo di antibiotici subito dopo il drenaggio; porta a termine la terapia senza tralasciare alcuna dose, per evitare che la cura perda efficacia.
  • MarsupializzazioneSe soffri di cisti ricorrenti, puoi chiedere al ginecologo di sottoporti a questa procedura, durante la quale, al termine del drenaggio vengono applicati dei punti di sutura ai lati della sacca, per tenerla aperta. È probabile che tu debba tenere un catetere per alcuni giorni dopo l’intervento; trascorso questo tempo, il tubo viene sfilato, dato che i punti sono abbastanza forti da tenere aperta l’incisione.

Cisti di bartolinite: intervento chirurgico

Per le cisti più ostinate che non vengono effettivamente trattate con le procedure appena descritte, il medico può raccomandare un intervento chirurgico per eliminare la ghiandola di Bartolini. La rimozione chirurgica di solito viene fatta in un ospedale sotto anestesia generale. La rimozione chirurgica della ghiandola comporta un maggior rischio di sanguinamento o complicazioni dopo la procedura.

Per il post intervento, l’immersione in acqua calda è particolarmente importante. Le immersioni nel bidet aiutano a tenere la zona pulita, alleviare il disagio e ad aiutare il drenaggio della cisti. Anche gli antidolorifici sono utili.

Non c’è modo di impedire una cisti di Bartolino. Sicuramente fare del sesso sicuro, con l’uso del preservativo e il mantenimento delle buone abitudini dell’igiene e un abbigliamento più comodo possono aiutare a prevenire l’infezione di una cisti e la formazione di un ascesso.

I contenuti presenti su questo articolo hanno carattere informativo e non si sostituiscono in nessun modo a valutazioni di medici, dietisti o nutrizionisti specializzati o a terapie in atto. Ricordate sempre prima di assumere medicinali o prodotti di consultare un medico e di leggere sempre il foglio illustrativo. Nel rispetto del Codice di Condotta prescritto dal D.L. 70 del 9/4/2003, le informazioni inserite in questo articolo devono considerarsi di tipo culturale ed informativo.

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