Siete qui

La vasopressina: l’ormone antidiuretico

La vasopressina: l'ormone antidiuretico

La vasopressina o ormone antidiuretico (ADH) esercita la propria azione sui reni, facilitando il riassorbimento dell’acqua da parte dell’organismo.

L’ormone antidiuretico (ADH) o vasopressina è un ormone prodotto dall’ipotalamo e depositato nell’ipofisi. La secrezione dell’ADH è influenzata dall’aumento o dalla diminuzione dell’osmolarità plasmatica ed è coinvolta nel metabolismo dell’acqua a livello renale. Per effetto dell’ADH l’osmolarità dell’urina può variare da 50 mOsm/l a 1200 mOsm/l quando la secrezione è massima. L’effetto principale di questo ormone è quello di aumentare il riassorbimento di acqua a livello renale e di aumentare la “resistenza” vascolare. 

La maggior parte della vasopressina presente nel Sistema Nervoso Centrale viene sintetizzata dai nuclei sopraottico e paraventricolare dell’ipotalamo. Da questi nuclei viene trasportata per via assonale alla neuroipofisi dove viene immessa nel torrente circolatorio e svolge importanti funzioni omeostatiche.

La vasopressina viene messa in circolazione nelle seguenti condizioni:

 

  • Disidratazione dell’organismo: è lo stimolo più efficace nell’indurre la secrezione dell’ormone. La vasopressina determina il recupero di fluidi attraverso la formazione di urine più concentrate. Determina anche un aumento della pressione arteriosa in quanto ha anche attività di vasocostrittore.
  • Contrazione del volume plasmatico: è un meccanismo meno sensibile rispetto alla risposta in seguito ad aumenti dell’osmolarità plasmatica. La vasopressina viene prodotta in seguito a stimolazione dei barocettori presenti nelle carotidi e nelle altre arterie e dei volocettori a livello dell’atrio destro. Le emorragie inducono la liberazione di vasopressina attraverso questi meccanismo.
  • Aumenti della concentrazione plasmatica di colecistochinina attraverso modalità non ancora chiarite.

Cause di un tasso elevato di ormone antidiuretico:

 

• Sindromi da ipersecrezione di ADH (sindrome di Schwartz-Bartter):

• Origine ipotalamica (tumore, infiammazione).

• Produzione tumorale ectopica (tumori bronchiali anaplastici).

• Trattamento del diabete insipido con conseguente ingestione di eccessive quantità di acqua.

• Lesioni del sistema nervoso centrale (di origine traumatica, infettiva, emorragica).

• Meningo-encefaliti, poliradicolonevriti.

• Trattamento con vari farmaci.

• Lesioni del sistema nervoso (infezioni, traumi, emorragie, tumori).

Cause di un ridotto livello di ADH

 

• Poliuridipsia con ipo-osmolarità.

• Diabete insipido con un tasso di ADH pari a 0.

• Origine idiopatica (ovvero sconosciuta).

• Conseguenze di una lesione (trauma cranico).

• Conseguenza di un tumore dell’ipofisi (tumore pituitario).

• Diabete insipido nefrogenico con ridotto tasso di ADH.

• Forme di potomania (bisogno permanente di bere) in presenza di un tasso di ADH normale.

I contenuti presenti su questo articolo hanno carattere informativo e non si sostituiscono in nessun modo a valutazioni di medici, dietisti o nutrizionisti specializzati o a terapie in atto. Ricordate sempre prima di assumere medicinali o prodotti di consultare un medico e di leggere sempre il foglio illustrativo. Nel rispetto del Codice di Condotta prescritto dal D.L. 70 del 9/4/2003, le informazioni inserite in questo articolo devono considerarsi di tipo culturale ed informativo.

Leggi anche

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

benesserefemminile.it

GRATIS
VISUALIZZA