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La Chetonuria in gravidanza; cosa è, le cause e i segnali d’allarme

La Chetonuria in gravidanza; cosa è, le cause e i segnali d'allarme

Chetonuria in gravidanza: approfondimento

La chetonuria in gravidanza è una condizione che desta tanti dubbi e preoccupazioni: scopriamo insieme perchè, quali sono le cause, i sintomi e il trattamento.

 

Cos’è la chetonuria?

I “corpi chetonici” o “chetoni” sono prodotti di scarto degli acidi grassi e sostanzialmente, si verificano quando il nostro organismo utilizza i grassi anziché gli zuccheri per generare energia. In una persona con diabete, questi compaiono quando non c’è abbastanza insulina per ottenere il glucosio nelle cellule; di conseguenza, le cellule impiegheranno i grassi per produrre energia immediata. Secondo diversi studi, poiché i corpi chetonici sono in grado di attraversare la placenta, la chetonuria in gravidanza è una condizione che deve essere tenuta sotto controllo. Il rischio di avere corpi chetonici durante la gestazione è che il bambino possa manifestare danni neurologici e basso livello intellettuale nei primi anni di vita.

 

Chetonuria: da cosa viene causata

La chetonuria può dipendere da molti fattori, come un eccessivo consumo di grassi, un esordio improvviso di diabete, gravi ustioni o un digiuno prolungato. Oltre a ciò, i chetoni si trovano spesso in coloro che praticano un’intensa attività sportiva. Nella maggior parte dei casi la presenza di chetoni nelle urine – laddove i valori rientrino nei range di normalità – non è legata a gravi patologie e non richiede particolari terapie “salvavita”. Ma allora, quando preoccuparsi? Sicuramente, quando la quantità di chetoni è tale da determinare un vero e proprio “accumulo” e sopratutto, come già ribadito, quando la chetonuria appare in gravidanza.

 

Quali sono i valori normali dei corpi chetonici?

La misurazione dei chetoni può avvenire mediante esame del sangue o delle urine e l’interpretazione è la seguente:

  • < 0.6  mml / l:     normale o negativo;
  • 0,6-1  mml / l:     leggermente elevato;
  • 1,1-3  mml / l:     rischio di chetonuria;
  • > 3     mml / l:     necessario intervento medico.

 

Possibili segnali d’allarme

Nel caso in cui si sospetti la chetonuria, i sintomi a cui prestare attenzione sono:

  • Mal di stomaco;
  • Nausea e vomito;
  • Difficoltà respiratorie;
  • Malessere generale.

 

Come guarire la chetonuria

Il trattamento della chetonuria in gravidanza è uguale a quello da intraprendere d’innanzi ad un qualsiasi paziente affetto dalla patologia in questione. Innanzitutto, questo prevede la somministrazione di insulina, generalmente per via sottocutanea, altrimenti per via intramuscolare o endovenosa. Il quadro alimentare va sicuramente rivisto e corretto: se la glicemia è superiore a 250 mg / dl, i carboidrati non dovrebbero essere assunti; se invece la glicemia è inferiore a 250 mg / dl, verranno somministrati liquidi contenenti carboidrati a rapido assorbimento (latte scremato, succhi). Il riposo è altamente raccomandato, sopratutto alla donna incinta, poiché lo sforzo e l’esercizio fisico aumentano il bisogno energetico delle cellule, favorendo così l’accumulo di chetoni.

I contenuti presenti su questo articolo hanno carattere informativo e non si sostituiscono in nessun modo a valutazioni di medici, dietisti o nutrizionisti specializzati o a terapie in atto. Ricordate sempre prima di assumere medicinali o prodotti di consultare un medico e di leggere sempre il foglio illustrativo. Nel rispetto del Codice di Condotta prescritto dal D.L. 70 del 9/4/2003, le informazioni inserite in questo articolo devono considerarsi di tipo culturale ed informativo.

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